Bad boy (Versione italiana) by Jim Thompson

autore:Jim Thompson [Thompson, Jim]
La lingua: ita
Format: epub
editore: HarperCollins Italia

17

Avevo visto per la prima volta Allie Ivers in una corte di giustizia di primo grado: compariva per rispondere dell’accusa di aver imbrogliato un magazziniere, e io ero presente nell’interesse del Press di Fort Worth. Era magro, biondo e pallido, con gli occhi azzurri più innocenti che abbia mai visto. La prima volta che lo vidi dimostrava circa sedici anni. Dieci anni dopo, ne dimostrava ancora sedici. I nostri cammini continuarono a incrociarsi e lui spesso si riferiva a me come al suo migliore amico (una definizione che trovavo piuttosto discutibile). Lo conoscevo molto meglio di chiunque altro. Tuttavia, per tutto il tempo che ci siamo frequentati, non ho mai saputo dove vivesse, non ho mai scoperto nulla sulle sue origini o la sua famiglia, e non sono mai stato certo di come si sarebbe comportato da un giorno all’altro.

Più o meno tutto quello di cui si poteva essere certi con Allie era che faceva quasi sempre le cose che uno meno si aspettava – in particolare se si trattava di cose illegali – e al diavolo le conseguenze.

Una volta, in un insolito momento di confidenza, mi fece dono di un accenno della sua filosofia. «Mi butterei da uno scoglio di trecento metri per raggiungere un uomo che sta annegando» disse. «Dopodiché, non lo so. Forse lo salverei. Forse gli legherei un’ancora al collo.»

«Prima rubagli la camicia» suggerii.

«Ma» disse Allie ragionevolmente, «cosa se ne farebbe un uomo che sta annegando di una camicia?»

Questo è più o meno il massimo di confidenza che sono riuscito ad avere da Allie. Rimane il più imponderabile di tutti gli strani personaggi che, per tutta la vita, mi sono gravitati attorno come limatura di ferro a una calamita.

Quel giorno in tribunale, il giudice gli diede una sola occhiata e decise che nessun giovane tanto pudibondo avrebbe mai potuto “sgraffignare” venti dollari dalla cassa del proprietario della drogheria, poi gli allungò un po’ di soldi di tasca sua. Rimproverò l’agente che l’aveva arrestato e lasciò libero Allie. Io lo seguii fuori.

Identificandomi come giornalista, gli chiesi di dirmi la verità. Era colpevole o no?

Ora, la lettura preferita di Allie era il codice penale e la sua conoscenza della legge poteva far diventare verde per l’invidia un’intera corte suprema. Così, dopo un momentaneo trasalimento, spalancò gli occhi azzurri e confessò la propria colpa.

«E non è tutto» disse. «Mentre uscivo dal negozio ho rubato un pacchetto di noccioline.»

Mentre prendevo appunti, Allie andò avanti a elencare altri crimini. La sua occupazione regolare, disse, era rubare le pellicce alle puttane. «Ce le hanno tutte» spiegò, «non so perché spendano così tanto per un cappotto quando trascorrono i nove decimi del loro tempo a letto.»

Chiesi ad Allie del suo modus operandi. Disse che era semplice. Dopo essersi guadagnato l’ingresso nella stanza della puttana in guisa di cliente, chiedeva un esame completo della merce prima di passare all’acquisto. Poi, con la donna completamente denudata e dunque impossibilitata a inseguirlo, afferrava la pelliccia e scappava.

«È un lavoretto pulito» disse Allie. «Tornerò a occuparmene non appena il mercato riprende a essere un po’ più florido.

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